VICENDE BELLICHE
La guerra, fonte di dolori e devastazioni, e' stata un evento terribile. Eppure e' incredibile pensare che, se non ci fosse stata, noi tutti ora non saremo qui, io a scrivere e voi a leggere questi miei scritti: la nostra bella famiglia non sarebbe mai esistita! Pensate come da una cosa cosi' terribile possa nasce una storia cosi' bella! E vi diro' di piu': come nel film "Sliding Doors" anche un altro e non meno importante evento causale scombussolo' gli eventi che il destino aveva predisposto per babbo. Di questo raccontero' a parte.
La seconda guerra mondiale, purtroppo, ha sconvolto anche la terra d'Abruzzi. Distruzione, fame, lutti e dolori hanno inferto un duro colpo alla popolazione abruzzese, in special modo quella del versante orientale prospicente il mare. Infatti lungo la fascia che va da termoli ad Ortona e piu' su fino a Tollo e Giuliano Teatino si e' svolta una delle piu' atroci battaglie, quella per la liberazione di Tollo, che inspiegabilmente i tedeschi hanno difeso strenuamente trasformandola in una piccola Stalingrado.
E tutta questa atrocita' si e' riversata inevitabilmente anche su Giuliano Teatino, che si e' trovato ad essere parte del fronte orientale, ed in particolare la case dei nonno, situata su un promontorio affacciato sulla pianura che si estendeva fino al mare fra i due fiumi della Venna e del Foro, e' diventata un avamposto tedesco con tanto di cannoni che sparavano sulle truppe alleate verso il mare. E proprio a causa di questo che la famiglia di babbo, come vi descrivero' a parte, perse tutto. Infatti al ritorno dallo sfollamento imposto dai tedeschi a Teramo, raccontavano che avevano una sola pentola ed una sola forchetta per tutti.
E babbo, arruolato nel reparto "Artificieri", non era presente quando sono nato e, quando la guerra era gia' finita, era ancora nel nord italia a bonificare il territorio. E pote' tornare a Giuliano solo grazie ad uno strataggemma che vi raccontero' a parte.
Ma questa brutta avventura per tuto il popolo di Giuliano, a dimostrazione che le vie del signore sono imperscrutabile, fu galeotta perche', come vi raccontero' a parte, permise a babbo e mamma di incontrarsi!
LA GUERRA RACCONTATA DA BABBO
1940-‘46 : V I C E N D E B E L L I C H E
CHE CAUSARONO LO SFOLLAMENTO DEL PAESE
- di Francesco Pronio –
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A Giuliano Teatino la guerra, iniziata per l’Italia il 10 giugno 1940, nei primi tre anni, anche se non aveva provocato danni materiali, era molto sentita, specialmente dai familiari dei Caduti, dei disperati e dei Combattenti: ossia, da quasi tutta la popolazione. Per quanto riguardava l’alimentazione si tirava avanti alla meno peggio con i prodotti del proprio campo e, le famiglie dei richiamati alle armi, anche col sussidio che , sebbene misero, era già qualcosa.
La sera alcuni si riunivano nelle “cantine” o nelle case di chi aveva una radio e, sorseggiando un buon bicchiere di vino locale, ascoltavano con trepidazione e con le finestre tappate per l’oscuramento, il “Bollettino di Guerra” e tutte le altre notizie sui nostri decantati successi.
In verità le cose non sempre andavano come la radio voleva far credere.
Si sarebbe dovuto ascoltare “Radio Londra” , ma era proibito. Se qualcosa non andava, il Bollettino si limitava a informare che “per motivi strategici erano state occupate nuove posizioni........
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LA BATTAGLIA DI ORTONA
- La Stalingrado d'Italia -
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Il documentario che riporto sotto testimonia adeguatamente le sofferenze e la distruzione subita dalle terre coinvolte in questa, che quo' essere considerata la piu' aspra battaglia combattuta sul versante orientale. Infatti, come si evince anche dalla cartina originale del piano di avanzata degli alleati, tutta la zona che va da Termoli ad Ortona, Tollo, Giuliano Teatino ecc.., fu coinvolta in questa epica battaglia. Ed Ortona divenne la Stalingrado d'Italia!
La Battaglia di Ortona

Mappa del piano alleato

Mio cugino Visci Paolo e le macerie di Ortona dove viveva con la mamma, mia zia Nella
RACCONTI DI GUERRA
Nel terrazzo di casa di Via San Romano, a Roma, ancora oggi e' presente, ben ancora nel muro dove babbo la mise tanti anni fa, una sceggia di bomba della seconda guerra mondiale, e precisamente del 8/12/43. Solo a toccarla fa paura, se si ansa con quale violenza poteva colpirti e procurati ferite orribili con i suoi contorni frastagliati ed affilati.... Ricordo che babbo raccontava che per recarsi a Chieti dovevano scavalcare il colle di Castellara, poco vicino a dove oggi sorge la nostra casa a Giuliano Teatino. E giunti sulla sommita' spesso sentiva arrivare con un fischio pauroso i colpi di artiglieria sparati dagli alleati e che a volte erano cosi' bassi di traiettoria che falciavano le fronde degli alberi..questa era la vita durante la guerra a Giuliano.
Fino a quando arrivo' l'ordine di sfollare. Entro 24 ore dovevano lasciare tutto e partire con i mezzi propri... e chi ne aveva? Questo significava andare a piedi per chissa' quanti chilometri! E babbo raccontava che per la nonna questo era una cosa davvero impossibile, dato il suo peso e le difficolta' a camminare. Per fortuna, mentre tutti lasciavano le proprie abtazioni ed il paese si svuotava, e con loro anche i miei nonni, un tedesco ebbe compassione per la povera nonna Annina e la fece salire su un camion militare.
